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453 proverbji che lasciasse alcune piaggerìe; però che, che monta a me se l’Alfieri nota? Avrei voluto che avesse una volta due, e anche tre, agramente biasimato il Tassoni, il Muratori, e chi altri sei meritò; e fattili conoscere per quelli che furono e non da più; e non in ogni carta tornare alle medesime ingiurie; ma tutte queste cose son cose d^opinione, e chi si sente infervorato come lui, sì gliele perdona, quando gli fa intendere il Petrarca, e sentire le bellezze di quel gran poeta in modo, che mai non si sazii di leggerlo. Senza che, chi scrisse pììk puramente di lui da 210 anni in qua, massimamente ne’ comenti al Petrarca e a Michelangelo Buonarroti? Il metodo, or fatto mio, di ragionare in grammatica da lui prima il trassi (i). La verità e la giustizia fu sempre» e sempre sarà la scorta del mio operare; e ora eh* egli pivt non mi puote udire gli ho voluto far questa lode, per non parere di volerlo adulare e per dar maggior fede alle mie parole. Si, col nuovo lustro che il Biagioli diede a*nostri due soli poetici, i quali per la maggior parte de* lettori non lucevano, fra* quali mi pongo io, egli s^ è acquistato eterna fama. Abbiasi pure anche il Silvestri il merito e la giusta lode di tutta Italia, e in ciò sarò io primo a tributargliela, per le tante opere classiche ch’egli ha ritornate in luce, ristampate e moltiplicate per uso degli studianti; ma non metta, o non faccia mettere, o non lasci metter, mano nelle opere de* letterati, per smembrarle, mutarle, o alterarle. (i) Non altrimenti però che abbian (atto Guglielmo Harvey e GioTanli Wally rispetto alla teoria della circolazion del sangue, prima trattata da Icaldo Colombo, e da Andrea Gesalpino, come con leggiadra e dotta racne racconta il Bartoli ne* suoi Simboli.