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rano tutte e due le isole insieme. Nel medesimo modo che si potrebbero far plurali i verbi fui e muova dei primi due esempj, sarebbe ben usato in singolare anche il siam del quarto esempio; cioè è Buffalmacco ed io. Nel terzo esempio poteva l’Autore dire hanno in plurale; perciò che, ad operare il cambiamento della persona di cui si parla, contribuiscono ambedue la malinconia e il dolore; ma usa il singolare; perchè, l’una essendo la conseguenza dell’altro, formano una sol cosa. Nel quinto si può usare il plurale così come il singolare, e dire l’una e l’altra furon vere.

1. La reina con l’altre donne insieme co’ giovani a carolar cominciarono. B. 2. Ciascun vostro parente ed ogni Bolognese credono ed hanno per certo voi esser morto. B. 3. Come desinato ebbero ogni uomo, tanti uomini e tante femmine concorsero ec. B.

Capitatomi un giorno sott’occhi un libro con questo pomposo titolo, Grammaire des grammaires, apersi e vidi in quello citato il primo testo che quì si riproduce del Boccaccio, e ripreso quel cominciarono come errore, volendo quel grammatico che si debba assolutamente dire la reina cominciò. Forse non porterebbe il pregio di pur farne motto, perciò che egli non ne dà altra ragione che il suo proprio supremo sentimento. Io avviso bene che nulla monti se negli altri due testi si dica più tosto ebbe e crede che ebbero e credono; ma nel primo sarebbe un togliere l’immagine di pluralità ivi richiesta, e però tutto il sentimento alla frase quando si ponesse cominciò in luogo di cominciarono; il vero agente del verbo essendo tutti sottinteso.

L’Italiano in questi accordi o non accordi dell’agente col verbo, dell’aggettivo col nome, del femminino col ma-