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differenza sta solo nel modo di rappresentarla e perciò ho detta che nell’uno si fa cenno dell’azione, nell’altro si dinota lo stato della persona attivo, cioè ch’egli è fuggente, passante; non essendo meno attivo chi fugge o è fuggito da Parigi, che chi fugge o ha fuggito l’acqua. È da avvertire nulladimeno che, qualunque volta questi non sono seguiti dalla preposizione, ella è sottintesa, siccome quelli che non comportano l’oggetto; e t quando disegnano azione, sono della natura de’ precedenti la cui azione e suo termine è compresa nel verbo medesimo. Nel settimo esempio, innanzi a taciuto rSÌ soilìnieude ai^endò; il quale non è espres* so a cagione di quello che già sta in principio della frase ^ che lo governa. Quando questo verbo è accompagnato da an nome personale riferentesi airagente, ne* tempi composti si adopera essere» Lldea compresa in tacersi è, tacere in una cosa e tenerla in se. In questo esempio del Boccaccio, Non erano guari cavalcati più di due miglia, il senso pieno è, non erano cavalcati pia che (o spazio di due mi’* glia; così si dice uno asper regnato tanti anni; e una cosa esser regnata* La Crusca: Per la bontà e cavalleria che in loro era regnata. Il concetto originale dell* espressione ella m’ha morto, dell’ultimo esempio, è ella fui me morto, o lasciato morto; ora questo participio si usa nel senso di ucciso; e si dice Furono morti cinquanta mila pedoni ^ per esempio, e tre mila cavalli.

i. Non ci tornai io, avendo corso dietro all’amante tuo? B. 2. Sentendo, Arriguccio ssser corso dietro a Roberto... B.

Sebbene il verbo correre in questi esempj sia seguito da una preposizione, ragione per cui si dovrebbe far pre-


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