Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/344

3i7 mente questo, in luogo di afltn che. Inoimagina mo* questi tre onde moltiplicati tante volte, quante possono occorrere in un*opera letteraria; e avrai un^idea della confusione che dee produrre nella mente di chi è uso al puro e corretto stile, e del guasto che deve fare in chi non sa discernere! OJbi ^ OR I • OjL^, le parole furono assai ^ e il rammarichio della donna grande. B. a. Come? non sapete wi quello che que^sto wglia dire? ora^ io uè Vho udito dire mille volte. B. a. Deh! or trainassero essi affogato, come essi ti gittaron là dove tu eri degno d esser gettato 1 B« La propria qualità della parola ora è nome; il quale si usa come avverbio quando si dice ora vengo; che vuol dire, in questa medesima ora vengo; e può adoperarsi anche per congiunzione, come in questi esempj, ad esprimere con^ clusione; e in tal caso Tidea che comprende è m breve^ ora vi dico che. Lo stesso valore ha or, tronco di ora. La scienza pili necessaria per far buon uso delle congiunzioni essendo quella di conoscere il loro significato, per ciò daremo nella seguente tavola Tanalìsi etimologica delle altre piò usate, e la definizione della idea che comprendono. ANALISI DELLE IDEE CONTENUTE NELLE CONGIUNZIONI Acciò che; a far ciò che; a far questo che è. Acciò che la lor seccaggine si levasse da dosso. B. ^dunque; probabilmente dal latino ad unquaìn^ che, per analogia del luogo col tempo «significa ^er venire ad alcun principio o ad alcun termine^ alla conclusione di ciò che uno ha premesso. Esempio, Dico adunque che nella città di Pistoia fu già una bellissima donna vedova, fi.