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3iO mio manifesto io aveva già posto tra gli ofuk estranei alla buona lingua quello che molti de* moderni usano nel senso di (^n chei appresso» scorto nella Crusca Tesempio del Gelli sopra citato, mi volli allora astenere dal procedere anche contra di esso; aia poscia che non me n^è venuto trovato un solo esempio nei tre massimi, io non dubito più oramai di dichiarare chenonsi abbia altrimenti a ricevere per buono. E noi dico senza Tappoggio della ragione; però che essendo questo vocabolo, per sua origine, inteso a richiamare alla mente un luogo dal qual si parte; una cosa della qualeun*allra proviene, cioè una precedensa«enonuna8egaenza; facendogli fare l’ufficio di ajjla che sì travolge il senso suo, in luogo di provenienza, gli si fa dinotar tendenza; on* de^ per Tidea originale, mi dice, guardati indietro; onde per a/Jln che^ perciò che^ vuole che si guardi innanzi. La Proposta ha: Se si i^uole che gli esempj siano ciliari, es^iderka^ onde la sentenza chiusa nel loro seno subito disfwillii ove il sentimento di onde è per questa ragione che siegjue. E ad esprimerlo giustamente in questa proposizione, s* avrebbe a dire: La sentenza chiusa nel seno di un esempio chiaro ed elidente subito disfafilla onde si vuol far uso di esempj chiari ed elidenti. Egli/ si ha dunque in tal caso a usare perchè^ affln che^ acciò che^ come in questo esempio del medesimo Gelli: Essa tn ha dato in cambio diano scu" do un bel quarteruolo^ perchè io glielo cambii. Ora» ricapitolando, abbiam veduto che di tre maniere falsi onde s’erano furtivamente introdotti nelle scritture; quello posto per pronome, nel senso di con che^ in chei Taltro quivi citato, a carte 1 86, di un esempio tratto dalla Proposta, in luogo di per davanti a un infinito; onde mettere; e final