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che i classici fanno delle parole, io fermo le regole; non e fo già io; io dico: in questo modo, in questo senso, essi hanno usato la tal parola; ella ha dunque il tal significato. O venga però dal latino propter hoc o dall’italiano per ciò, egli comprende il senso di per la qual cosa, in conseguenza di ciò, in conseguenza di che, allor che è posto immediatamente in principio di frase; nel qual caso solo fa l’ufficio di congiunzione, come ne’ primi due esempj; ma quando è posto nel mezzo della frase, come ne’ due seguenti, ha il valore di per ciò, per tutto ciò, con tutto ciò, equivalente di nondimeno, per quello che mostra l’analisi del concetto che queste due espressioni contengono, tolta dal quinto esempio: Per ciò, per tutto ciò, con tutto ciò, che io concedo per vero; le donne sono fatte quì, (in niente di meno) come altrove. E mettendovi nondimeno in vece di per ciò: Per tutto ciò che io concedo per vero, le donne non sono in niente di meno differenti, ma fatte qui come altrove. Si che l’una espressione col concedere la cosa che precede, e l’altra col renderla di nulla conseguenza, vengono a produrre il medesimo effetto; e come adoperando per ciò, si sottintende nondimeno, così adoperando questo, quello s’intende. Ma in questo senso però non si usa in principio di frase, perchè si confonderebbe con l’altro di senso affatto opposto, nè l’altro si potrebbe porre pur dopo una sola parola, senza perdere la sua significazione. E in vero, congiunzione si può chiamar quella solo che viene immediata dopo il punto e la virgola. Adunque, queste due voci, questi due però, son tutti a due un composto di per ciò; ma esprimono una idea affatto diversa, per lo diverso luogo che prendono nella proposizione; l’una, in principio di frase, significa per