Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/317

290


certo, per certo

I. Io il dirò domattina ad Egano per certo. B. 2. Ma, certo, io m’aspetto tosto quel merito1 che mi si conviene.

Analisi; E questo vi dico per fatto certo.

sempre mai

Demi tu far sempre mai morire a questo modo? B.

Mai significa in alcun tempo; e però che si dice che uno patisce sempre, benchè abbia degli intervalli di riposo, io immagino che si aggiungesse mai a sempre per abbracciare anche quegli intervalli; onde sempre mai viene a dire sempre e in ogni tempo.

in quanto

Tu hai creduto avere la moglie quì; ed è come se avuta l’avessi; in quanto per te non è rimaso ecc. B. Analisi; E questo è vero in tanto, in quanto per cagion tua non è rimaso ch’ella quì fosse.

in fatto o in fatti

Io allora dico per fermo che il caso altro non sia che una voce, alla cui significazione non risponde in fatto cosa nessuna. Dav. In fatto o in fatti significa mettendo la cosa in fatto reale o in fatti reali. Il caso di cui parla quì il Davanzati è quello dei Latini, il quale egli dice non significar nulla in nostra lingua.

a tempo

I. Similmente agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani. D. Il Davanzati chiosa questa espressione dicendo: Le dittature erano a tempo, cioè non perpetue, come le presero Silla

  1. Merito s’adopera anche a significar guiderdone, perchè quando uno s’aspetta, o gli si promette o dà un guiderdone, gli si dà quello che merita.