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sola preposizione ai due nomi nobiltà e ricchezza per la grande affinità che è fra essi. Nel sesto, considerati Lisimaco e Cimone insieme, la preposizione innanzi al primo è sofficiente. Con tutto ciò si potrebbero supplire le preposizioni che mancano negli ultimi tre esempj, e massimamente innanzi a sottili avvedimenti, senza pregiudicare all’espressione; e per quello che si raccoglie de’ buoni autori, si può porre per regola generale che le preposizioni si hanno a ripetere innanzi a ciascun nome; che, quando si dice per esempio divenire maestro di canto e di suono, si sottintende maestro la seconda volta; laddove, togliendo la seconda preposizione, si uniscono insieme il canto e il suono come se fossero una medesima cosa. Il Davanzati e il Bartoli tolgono spesso la preposizione al secondo nome: Grandi spettacoli d’allegrezza e dolore, dice il Davanzati; ma io ripeterei la preposizione in questo caso, poichè si tratta di due cose opposte.

PREPOSIZIONI SOTTINTESE

I. Cenarono un poco di carne salata. B.2. Quantunque Amore i lieti palagi, e le morbide camere,più volentieri che le povere capanne, abiti.. B. 3.Assai mi aggrada d’esser colui che corra il primo aringo. B.4. La mercè di Dio e la vostra, io ho ciò che desiderava. B.
Vi sono delle espressioni nelle quali la preposizione più frequentemente si sottintende che non si esprima, come abitare una casa, un palagio; correre uno aringo; in luogo di abitare in un palagio, in una casa, correre in uno aringo; la Dio mercè e la vostra in vece di per la mercè di Dio e per la vostra. Il sottintendere la preposizione con al verbo cenare, come nel primo esempio, e di nei seguenti mo-