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luogo circonscritto; la seconda, come anche nel 5. esempio, determina il punto al qual si vuol dirigere la mente di chi ode. Similmente, negli ultimi due esempj; le preposizioni dimostrano il punto a cui si volge l’immaginazione o l’atto del vedere. Dunque la preposizione a mai non esprime altro che un’idea di tendenza, e la parola alla quale si applica è termine di detta idea.
Chi parlava ad ira pareva mosso. D.
Si dice esser mosso da ira o ad ira; nel prima caso l’ira è considerata come l’agente, il motore donde vieoe la spinta; nel secondo come quella che trae a se l’iracondo.
DELLA PREPOSIZIONE DA.
1. Ritornò DA Parigi a Firenze. B. 2. Essendo tornato DA uccellare, ed essendo stanco, s’andò a dormire. B. 3. DA Parigi partitosi uerso Genoi^a se ne venne. B. 4» -tw*
dail" altro era lontano ben dieci miglia. B.
La preposizione da dinota moto d^allontanamentoodi
provenienza; e la parola alla quale si appone è il ponto on-
de tal movimento inizia o procede. Essa esprime movimeo*
to d*un corpo da un luogo, o deirazione dalf agente , e di
tutti gli atti della Olente che muovbno per simil verso; in
modo che qualunque volta vi sarà una proposizione passi*
va, cioè tu sei desiderato da tutti ^ dd noi si canta^ Tagentei
onde procede V azione i sarà accennato con la preposizione
da; e per conseguenza, i^empre che nel reintegrare una frase
ellittica si possa mostrare che vi sia sottinteso un participio
passato d*un verbo d’azione, o un verbo col si passivo, in
somma una costruzione passiva, sarà ciò una pruova deiruso
giusto della preposizione da. Dunque i tre primi esempj di*
segnan movimentp d’un corpo da un luogO{ nel secondo, si*