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2!è3 CAP. XVIII. D£LLE PREPOSIZIONI Egli è impossibile il formar regole intorno al retto uso delle preposÌ8ÌODÌ, perchè riuscirebbero pieoe d’eccezioni ; ma par vi éì può supplire col far ben sentire il lor valoret e col provare per Tanalisicbe sempre {óteodono alla mede- sima idea. Se si volesse dire che la pratica sola ci può inse- gnar Tuso delle preposizioni, io non sarò alieno dal conve- nire che per certo la prima necessità sia quella d’aver letto molto i classici scrittori; ma aggiungo che la seconda ò di saper dar ragione della applicazione di quelle; perchè spes- so si troverà che in uno stesso caso si può far uso di due o tre preposizioni, o deirarticòlo in luogo della preposizionci ^ come per esempio, egli è impossibile, il procedere^ ed egli è impossibile a procedere; la prima forma è trattata a car- te 60, e la seconda si vedrà in questo capitolo. Si può dire non ho mai avuto tempo da poter fare alciina,cosaj.e dipo^. ter fare alcuna cosa; in questa si qualifica il tempo « e in quella si attribuisce al tempo e quindi si dice provenire la possibilità di fare; h fece pigliare a tre suoi sen^itori^ e lo fece pigliare da tre suoi sers^itori; nella prinia costruzione si disegna a chi è diretto il comando, nella seconda da dii procede V azione. Diciamo cominciare di , cominciare a , cominciare da^ col primo modo si qualifica V atto del co- nùnciare, cioè in che consiste; col secondo si addita il pun- tor a cui tende V atto del cominciare ; col terzo si fa.9egno del luogo onde dee aver principio Tatto medesimo. E cosi