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ao7 bastanza nella espressione delle parole, come quando il Boc- caccio dice : Tanto sa altri quanto altri ^ in luogo di tanto sai tu quasii io ; e similmente. Etti egli uscito di mente j da stamane in quà^ tay^ere altrui ingiuriato ? dove il pronome akrui si riferisce a una persona ben cognita a chi ode. I. Disse allora il gioitane: j^irno hai tu fatto ? B«  2.Quando pba altro le Muse non mi piacessero^ per quel* lo mi dovrebber piacere. B. Così come tdtri e altrui dinotan persone solamente «  questo pronome altro^ per lo contrario, accenna sol cosa; e non è se non un aggettivo al quale si sottintende un nome indeterminato» Nel secondo esempio Tespressione per altro comprende per altra ragione*^ e in questo senso solo è buo«  na italiana; T altra che si trova per le opere spurie, adope* rata per congiunzione, non è buona. Eran uomini sollazze^ voli molto, ma per altro aweduti e sagaci. Ne pur qui p^ oilfro è congiunzione, ma v*è sottinteso oggetto; cioè per aU tra cosa; per esser congiunzione bisogna che siegua imme- diatamente al punto e virgola. Il Davanzati ha questo esempio: Ogn altri per futuro prìncipe s^intonai^a, sperala , wneras^a, che costui. Dovea dire ogni altro uomo , perchè né ogni né alcuno aggettivo ai può accoppiare con un pronome* Il Bartoli vuol provare che si possa dire altro per a/- trouomo^ cioè per pronome personale* e altrui per agente del verbo; e allega per esempj il verso ^4 del 33. canto dd* l’ Inferno , che dice, E ’/i che com^iene ancor eh* altri si chiuda (e in luogo di altri vi pone altrui)’^ e questo del Boc- caccio} Fu il più liberale e il più grazioso gentile uomo^ e quello che pia è" forestieri e i cittadini onorò^ che altro che