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in luogo di (xndaQano con lui fiweUando^ non si potrebbe più distinguere questo caso da quando il pronome se cor- rispondesse con Pagente essim Noi non crediamo ben detto dilei in luogo di ili se nel- le seguenti parole d* un buono scrittor moderno : jt quale alta e trinaia cwiltà non era ella aggiunta , una nazione che tante e sì nobili tracce ha lasciato di lsi. I . Piangendo au sì gittò a* piedi* B. a. Griselda le Si fece lietamente incontro^ dicendo : ben venga la mia donna. B. 3. Lauretta^ trattasi la laurea di capo , in testa ad Emilia la pose. B. 4* Si storse in guisa le mani^ i ititi , le braccia^ le gambe^ la bocca^ e tutto il s^isOf che fiera co* saparesHi a vedere. B* È facile cadere nel gallicismo piangendo si gittò <i suoipiedi^ in quanto che questo dire è anche italiano in al- cun caso; ma il porre il dativo del pronome in luogo del possessivo essendo particolare alla nostra lingua, è quindi espressione migliore e pih gentile. È da notare che il pro- nome che rappresenta il dativo si mette prima del prono- me oggetto; sì che nel i ^ e a^ esempio gli e le sono dativi* e sij Toggetto* Ma quando si rappresenti il dativo e un altro pronome Toggetto, si mutaci in se^ cosi se lo pose in grem- bo^ se lo fece portare; o sei pò se ^ sei fece. Nel terzo e quar- to esempio si osserva che, quando V agente opera sopra di se medesimo, cioè quando Toggetto del verbo, o altro nome facente altro ufficio, rappresenta alcuna cosa appartenente alPagente, in vece di qualtCcare Toggetto o il nome con un aggettivo possessivo, cioè lewxtala laurea del suo capo^ stor- se le sue mani^ si fa uso del pronome si dativo, levatasi la laurea di capo; si storse le mani. Si dice inoltre la pose in