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i4J accenna cosa astratta appartenente a cui ode, s^accompagna col possessivo tuo o vostro, per maggior chiarezza, o sem- pre che vi possa essere ambiguità; ma le più volte la con- correnza dei due vocaboli, questo tuOj questo vostro^ aggiun* gè scorno o leggiadria alla cosa disegnata, come nel seguen- te esempio : Lasciami saziar gli occhi di questo tuo viso dolce. B« E. con tale intendimento si pone il possessivo con cotesto e con quello ancora: K mi par pure vederti mor^ derle^ con cotesti suor denti fatti a bischeri^ quella sua bocca vermigliuzza, e quelle sue gote che paion due rose. B . I. Quando intese questo fiu oltremodo dolente. B. ^- yogUamo noi andare a veder questo santo ? B. 3. Z?/- temi QUELLO che io posso per voi operare* B. Gli aggettivi questo e quello si adoperano anche a’ di- segnar le idee presenti o a richiamar le lontane. Questo ac- cenna o ripete « come nel primo esempio* la cosa o le cose delle quali si è precedentemente parlato, e che si suppon- gono ancora presenti alla nostra mente; onde^ da se suffi- ciente, e fa r ufficio di determinante; quello indica la cosa o le cose di cui uno è per parlare, che non sono ancora de«  terminate, e quindi sono tuttavia lontane dalla mente di chi ode; perciò è sempre seguito da una proposizione determi- nante. Nel secondo esempio, quantunque si faccia menzione di un oggetto lontano alla vista, pure si è usato il dimostra- tivo che dinota le cose vicine, per il motivo che è stato di esso precedentemente parlato. I . Io il feci STANOTTE prendere* B. a. Stamane egli entrò in un mio giardino. B« 3. JFate che stasera noi siamo insigne. B. Le forme stamattina o stamane , stasera e stanotte , ■fcl I _- — mtX.Ì.* j-