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dato dal f«r usp di questo cèrto^ se pur non mi è sfiiggito dalla peBDa senza mio consenso ; perchè non ci travedeva sdcao significato, anzi mi parea uno error popolare bello e boono; e quantunque adesso lo vegga usato da così fatti campioni, io non ci aveva mai badato; ma ora che ne ho tratto e deciferato il sentimento, e conosco il valore del vo- cabolo, me Io metto entro al serbatoio della memoria per servirmene ali* occasione. Così di ben mille altre voci e lo- cazioni m* è avvenuto; onde io spero che mi verrà da leg- atori concednto, non aver io senza buone ragioni nella mia introduzione promesso di allargare per questi ragionamenti il campo della lingua, e non di circonscriverio • GAP. XI. DEGLI AGGETTIVI NUMERALI Questi aggettivi si dividono in cardinali^ cioè uno^ dtte^ tre^ ecc. ; e in ordinali^ quali sono primo, secondo, terzo, ecc. Si chiamano i primi carenali da cardine, strumento di fenro dal quale pep4ono(le porte; perciò che da questi dipen-; dono tutti gli altri numeri; i secondi si dicono ordinali, per- chè servono ad accennare 1* ordine nella diatribuzion del- le cose. Da dieci si dice diciassette, diciottoi tUciannove^ e ikOD diecissette ecc.| nwania (^ Hovantesimo, e uonnorumtam Vi SODO le doppie forme urcdecimo^^ declino primo, dmdeci’- ^f^t decimo secondo^ e diciamo anche dodicesimo, tredice^ ^"10, quattordicesimo ecc. IO