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it6 senso di tutte le cose ^ come mostra la parola ognissanti^ per essere ogni derivato dal latino omnis; e che quella circon- scriva ciascuna cosa in se, e piii separatamente le divida ad una ad una. Del resto, ognuno e ciascuno per le persone si asano più tosto senza nome, e non hanno plurale. Ognuno non si può apporre a una cosa» Sentiamo ora il parere che siegue del sollazzevole Bartoli. ,, Io vidi già sedere un valente uomo sul banco dei „ giudici, a dar sentenza fra ciascuno e ogni^ ovvero o*- ^, gnuno^ e in esaminar le loro ragioni, forte dibattersi, e „ intendere alle grida or dell* uno or dell* altro. Infine , „ dopo lungo contendere, ognuno se n*andò condannato a „ non dover comparire altro che dove si parli di molti, e „ non singolarmente, ma di tutti insieme. Tal che ragio- „ nandosi, per esempio, degli Apostoli, non si dica ognun „ di loro essere stato povero , ma ciascuno. Molto meno „ di Pietro e d* Andrea, o di Iacopo e Giovanni , che o-* „ gnun di loro era pescatore; ma simil mente ci<ifcaiio, che „ ò voce de^singolarmente presi, sì come ognuno è di tutti „ insieme. Ma, con buona pace di messer lo gindicé, Dan- „ te e il Boccaccio voglion aver detto bene; e sì anche „ vogliono che ben dica chi in avvenire parlerà come essi; 9, quando, eziandio se di tre, o anche sol di due, presi sin- „ golarmenle, in vece di ciascuno ch*è il più usato, si vor- „ rà alcuna volta adoperare ognuno* E basti un testo ad ^ ognuno di loro per dimostrarlo. Dante, di Lucifero: Da „ OQjfi bocca dirompea co' denti Un peccatore^ a guisa „ di maciulla^ SI che tre ne facea così dolenti. TX Boccac* „ ciò: La fante n* andò ad amentùmi; e ordinatamente a «9 cijiScuNO^ secondo che imposto le fu^ disse. Jilla quale