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99 tinaia. Nel primo sono due aggettivi i soggetti comparati; nel secondo due pronomi dativi; nel terzo interesse^ nome sottinteso, in confronto di un numero* I. In breve spazio compiette le legioni; con ciò sia cosa che dal principio non as^esse astuto piu^ che mille uo^ nUni. Da S. C. 2. Essi vi wglion mostrare che hanno mol’ io MiGUORE coscienza i giovani dal dì d’oggi, cbe quelli del tempo antico F, 3. Dice che apparò niuna medicina al mal dello stomaco esser miglior che quella che egli vi fa-^ rà. B. 4* ^ ^’^ ^te^/ ^/^* CBE due ore nel letto oltre aWu^ saio, per investigare quello potesse essere. M. 5. La moglie e il figliuolo non mi sono pia del padre e della repubblica a cuore* Dav. Questi esempj sono in contraddizione con le regole che abbiam rannate nel precedente paragrafo (i) per deter- minare quando» per secondo termine di comparazione cor- rispondente con pia, si abbia a mettere di, e quando che ; poiché, secondo quelle, negli esempj primo, terzo, e quarto, s’avrebbe a dire più di millcn miglior di quella, più di due ore; e nel quinto, pia che il padre e la repubblica. Ma, io confermo che quelle sono le regole generalmente osservate, e non si sbaglia seguendole; e queste sono deviazioni che si possono imitare per chi scrivendo non vacilla. Non sono per ciò le due espressioni di affatto egual valore; che per secondo termine, per lo suo regger la voce, ha più forza che la preposizione; e per conseguenza questa ha men valore ma pili mollezza e dolcezza* II che quelli del secondo esem- (i) Dal greco paragraphot, composto di sopra e scritto cioè ragioiui- ■cBto che precede queUo in cut si legge o si scrìre.