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I sensi astrusi e sconvolti,
Che per la gran meraviglia
Fanno inarcare le ciglia
Alle bardasse, agli stolti.
Non vi cercare quell’arte
Che ornando svisa; non quella
Che fuca, minia ed orpella
Di parolette le carte.
Non l’armonia frodolenta
Che sembra dire e non dice;
Nenia di vecchia nutrice
Che vecchi bimbi addormenta.
Semplice, chiaro, preciso
È, pur nel verso, il mio dire:
Non so, non voglio mentire
Nè la parola, nè il viso.
Siccome sgorga nell’ime
Convalli un’acqua natia,
Così dall’anima mia
Sgorgarono queste rime.
V.
Se d’un mio querulo accento
Serbi il tuo core la traccia;
Se un mio pensiero ti faccia
Restar sospeso un momento;