Pagina:Gozzi - Memorie Inutili, vol 2, 1910 - BEIC 1838429.djvu/78

72 memorie inutili


La dimanda mi sorprese. — Come mai — dissi tra me — il Gratarol che per tutti i velenosi uffizi fatti dalla Ricci si è determinato a formarsi un’idea di me tanto svantaggiosa e che per tutti i suoi sospetti, tutte le sue mosse, tutti i suoi strattagemmi e per quanto sin ora è accaduto, deve odiarmi assolutamente, si avvilisce e impegna ora la cordialitá d’un amico comune ad essere mezzo di conciliare un tale abboccamento amichevole? Perché non cercò egli quest’abboccamento amichevole meco a’ primi spruzzi di veleno fattigli bere dall’attrice? Questa tarda premura di favellare con me ha qualche scorpione celato.

L’immagine che ragionevolmente m’era formata di quel signore, a quella richiesta mi dipinse in astratto una raggiratrice petulanza verso di me e un sacrifizio ch’egli faceva della delicatezza e onestá del buon amico commosso Maffei. Non mi sono ingannato nella mia astratta previsione.

I sofismi non sono per me né per gli uomini di fermo intelletto. L’animo lordo del piú nero livore, costretto e coperto dalla piú sordida ipocrisia verace, co’ quali il Gratarol per vincere l’invincibile o per cadere ne’ tradimenti brutali verso l’ospitalitá e la buona fama altrui tentò d’aver meco col mezzo dell’innocente Maffei un colloquio sotto l’ombra di sociale amistá, sará svelato dal Gratarol medesimo, siccome farò vedere.

Se nel punto in cui il Maffei mi pregava d’unirmi ad un colloquio amichevole col Gratarol a richiesta di quello, mi fosse stato noto che il Gratarol aveva un giorno o due prima presentato una supplica da delatore al tribunale supremo contro di me per proccurare la mia rovina, appoggiando sempre riguardo a me a quanto gli aveva istillato una comica, e che quella supplica era stata da quel sacrario con clemenza rispinta, siccome rilevai dopo nel colloquio accordato, dalla stessa voce di quella cerasta alla presenza del Maffei intercessore per il colloquio; averei negato altamente al Maffei di accordare colloqui con un tal uomo.

Ignaro sino a quel momento del proditorio tentativo usato da quel verme superbo e insistente, come credo che fosse all’oscuro anche il Maffei, ecco la risposta da me data all’onorato Maffei,