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68 memorie inutili


Nella mia immobilitá seppi con estrema amarezza che quel dramma per se stesso freddissimo, ma fatto rovente da’ fuochi fatui del signor Pietro Antonio, doveva ritornare in iscena la sera del dí diciassette di quel gennaio per ordine de’ tribunali.

Tra le molte stravaganze che dominavano il Gratarol e ch’io non giugneva ad intendere, sopra tutte le altre non intesi mai con qual occhio sterminato egli guardasse se medesimo, e nella sua picciolezza quale immensa elefantesca immagine si fosse di sé formato.

Io non poteva sapere che il vago strattagemma del signor Pietro Antonio di far cadere fintamente da una scala la comica Ricci fosse un tentativo di proccurarsi del tempo per de’ nuovi suoi strattagemmi sublimi.

Abbeverato da una attrice vendicativa contro di me, e di lui unico libro, unico testimonio, unica guida, unica alleata ne’ di lui strattagemmi fioriti, egli s’era prefissa nel capo una serie instancabile di strattagemmi con queste due sole mire: o di vincere contro un potere invincibile che il dramma non rientrasse piú in iscena; o d’annerire il mio nome, d’allontanarmi gli amici e di rovesciar me in una peggiore berlina di quella che s’era egli proccurata, acceso dalle sue Eumenidi e dalle stolide sue direzioni.