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parte seconda - capitolo xxxii 55

Ella v’era, e alimentata da’ possenti nimici del Gratarol, all’udito de’ quali erano forse giunte le di lui incaute biliose detrazioni. M’avvidi di quella esosa serpe soltanto alla prima rappresentazione in cui ella mi si affacciò agli occhi improvvisamente, come dirò. Che non può il desiderio di vendetta in alcuni animi e che non può la cieca e lorda brama di lucro ne’ commedianti! Solo obbligato dal confessore perdonerei a coloro che mi giudicassero capace di questi due sentimenti.

Alla seconda prova del dramma la Ricci mi chiese come alla sfuggita s’io sapessi il perché fosse avvenuto il cambio della parte ch’era destinata al Benedetti. Le risposi d’aver chiesta ragione di ciò anch’io al Sacchi e che m’aveva risposto la tale e tal ragione. Aggiunsi: — Vi prego a non chiedermi piú nulla sul proposito di questo maledetto dramma che non è piú mio, sopra cui non ho piú nessuna facoltá, che si rappresenta a mio dispetto, del quale sono fracidissimo e che non vedo l’ora ch’egli sia cacciato nel fondo degli abissi, la qual cosa non dovrebbe mancare.

La Ricci tacque. Forse ella aveva degl’indizi ch’io non aveva e che tenne occulti, giudicandomi col suo mal animo verso di me di consenso negli apparati secreti, indiscreti e inonesti che si macchinavano, tenuti a me impenetrabili. Credei la dimanda di quella femmina una semplice donnesca curiositá superfiziale e rimasi nella mia buona fede ignorante.

Finalmente quel dramma, divenuto pallone scherzo delle altrui volontá e argomento di tutti i veneti favellari, entrò in iscena nel teatro detto di San Salvatore a dí dieci di gennaio dell’anno 1776, vale a dire, sul metodo veneto, dell’anno 1777.

Da quanto ho sin ora con candidezza narrato, il mio lettore, se però avrò lettori, avrá compreso che quella sciagurata opera mi fu strappata da delle seccantissime circuizioni, ch’io non fui giammai persuaso di darla al pubblico per la sua immensa lunghezza e languidezza, che feci quanto il mio istinto non aspro può fare per negarla alla comica compagnia, che appena avvedutomi della inaspettata maligna intenzione della comica Ricci aveva sospesa la produzione, che i movimenti intempestivi e mal