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32 memorie inutili

la molestia ch’io soffriva e la brama che in me s’accresceva di sapere il movente de’ di lei fremiti de’ quali non scorgeva proposito, mi rivolsi a quell’attrice nuovamente, dicendole con la solita flemma: — Signora, trova Ella in quest’opera cose che le dispiacciano? Vedo in lei delle smanie né so da che nascano. Il dramma è lo stesso che lessi a lei or sará piú d’un anno; non terminato, è vero, ma non molto lontano dal suo fine. Egli è quel dramma che a me non piaceva e a lei piaceva a segno di stimolarmi a terminarlo. Che mai ha egli ora che possa cagionare in lei tante inquietezze?

Le altre sopraddette e queste sono tutte le parole ch’io dissi alla Ricci con flemmatica civiltá nell’occasione di quella per me stucchevole lettura, disturbato dalle di lei smanie e dal di lei borbottare perpetuo. Se dieci o dodici attori ch’erano presenti non bastano a fare una testimonianza, v’era presente l’onorato signor Carlo Maffei e qualche altra privata persona, che in vero io non mi ricordo quale.

La pura veritá è che all’ultima mia pacifica ricerca che infastidito feci alla Ricci, ella mi rispose con un sorriso aspro e sardonico: — Eh! bene, bene, questo suo don Adone, questo suo don Adone!

Fu quello il punto in cui come al lume d’un folgore mi si aprí la mente e ch’io vidi chiara la maligna intenzione di quella comica di volere appropriare il carattere di quel don Adone al signor Gratarol di lei amico, di tentare con un artifizioso pessimo uffizio verso quel signore di accenderlo contro di me, per vendicarsi secondo la sua testa leggera e crucciosa sulle cose passate, cagionando una scena peggiore di tutte le scene del mio dramma.

— Non serve — dissi tra me — che il carattere del mio don Adone sia stato da me piantato, esaurito e letto a questa femmina quattordici mesi or sono e prima che fosse a mia cognizione la di lei intrinseca pratica col Gratarol, ch’io allora conosceva appena di nome; che il carattere del mio don Adone sia universalissimo e non abbia alcuna relazione, almeno per mia volontá, con quello del Gratarol. La vipera è determinata a schizzare un veleno pericoloso. Le cose trascorse potranno