Pagina:Gozzi - Memorie Inutili, vol 2, 1910 - BEIC 1838429.djvu/301


lettera confutatoria 295


Voi confessate ch’io voleva venir da voi e che voi veniste da me. La mia delicatezza addotta al Maffei riguardo a voi m’aveva fatto cosí disporre.

Qual diavolo v’ha suggerito di narrare ch’io v’ho proposto che «se mi davate licenza di spargere ch’eravate stato da me a pregarmi per la sospensione della commedia, in tal caso», eccetera? Voi non avete piantata questa sozza proposizione che per poter gridare da mal nobile padovano: «Impostore! superbo! a me proporre una viltá, quale saria stata questa per ogni conto! sino a questo segno tentar di portare il trionfo d’una iniqua vendetta!». — Parmi di vedervi gonfiare le gote e ingrassare a queste invettive.

Infelice vaneggiatore! mentitore! Dovevate anche narrare ch’io aveva ordinato al Maffei costantemente che se mai rilevasse da voi che cercavate un «colloquio» per chiedere a me la sospensione delle recite della commedia, tagliasse affatto lo stabilimento di colloqui, perch’io non aveva piú nessuna facoltá sopra un’opera non piú mia, ma ridotta de’ tribunali e del pubblico.

Tuttavia, perché voglio credere che quell’ottimo uomo per troppa bontá di cuore v’abbia taciuto questo mio ordine risoluto ed essenziale, voglio anche perdonare al vostro silenzio su questo punto.

Voi dunque per «gareggiare di cortesia» rinunziaste alla mia risoluta volontá del mio venire alla casa vostra, e rinunziaste la proibizione da me fatta al Maffei di condurvi alla mia abitazione per un mio sentimento di delicatezza a riguardo vostro; ma voi per «gareggiare di cortesia» voleste venire al mio asilo di pace a usarmi una fracidissima soperchieria, che nel vostro vocabolario si chiama «cortesia».

Ma rispondete, caro il mio spiritato: — V’è alcuna dramma di probabilitá ch’io abbia chiesta a voi licenza di poter «spargere che eravate stato da me a pregarmi per la sospensione della commedia»?

Voi non avete scritta assolutamente questa laida menzogna che per poter scrivere dopo, con laidezza piú grande verso di