Pagina:Gozzi - Memorie Inutili, vol 2, 1910 - BEIC 1838429.djvu/283


lettera confutatoria 277

residenze che speravate di sostenere, né credo d’ingannarmi, e Dio lo guardi dall’esservi stato adulatore, perocché con mio rammarico non potrei piú considerarlo né «virtuoso» né vostro «caro amico».

Si sa ch’egli era il Pilade vostro compagno nelle leggerezze e debolezze vostre ragazzesche con la attrice, e inzuppato al pari di voi il cerebro dal veleno delle asserzioni inventate di quella; e mal prevenuti tutti due, vedeste e interpretaste voi due soli i «mascherati veli», gli «amari sali», gli «equivoci da capo a fondo», che vi appropriaste in una commedia che, da’ magistrati da’ quali fu esaminata due volte con accuratezza e prevenzione, letta da infinite persone anche prevenute, ascoltata da un torrente di spettatori, fu giudicata da tutti una semplice universalissima critica sul costume.

Voi e il vostro «virtuoso e caro amico soli», posti in malizia da un’attrice, aveste il grand’acume di penetrare e rilevare a vostro discapito in quella commedia ciò ch’ella per se stessa non conteneva assolutamente.

Seguite ad amare cotesto «virtuoso e caro amico» anche stando voi in Stockholm. Egli ha il merito d’aver difeso le vostre false allusioni e interpretazioni per veritá, il vostro viglietto infamatorio che m’indirizzaste per azione da valentuomo, e tutte le vostre audaci bestialitá libellatrici da «caro e virtuoso amico vostro» per assecondarvi a denigrare il mio nome, se a voi ed a lui fosse riuscito.

Siccome compiango le vostre disavventure e siccome perdono a voi gli effetti de’ vostri deliri, siate certo che ho perdonato anche al «virtuoso amico vostro» la inurbanitá d’averli difesi e confettati con tutto quel poco zucchero ch’egli ebbe.

Farò uscire dalle stampe al pubblico la mia commedia: Le droghe d’amore tal quale sta nel mio originale legittimo, ch’io scrissi sin dal dicembre dell’anno 1775, ch’è la medesima licenziata dal magistrato e ch’io conserverò sempre parata ad un esame di confronto per chi desiderasse di farlo. Ognuno, e lo stesso «virtuoso caro amico vostro», se però è guarito dal difetto della mente, troverá la mia commedia soltanto una sferza