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parte seconda - capitolo xxv 17

era allora e non ritornasse a Venezia, quasi presago l’animo mio che ritornando quell’anno col suo diavolino vendicativo custode, venisse a manipolare delle amarezze e a proccurarmi delle nuove inquietezze. La dama Valmarana conciliò tutto. La Ricci dové rimanere a servire la compagnia tutto quell’anno e il carnovale, per andarsene poi a Parigi nella quaresima. La mia lusinga fu vana, e l’animo mio fu anche di troppo, perfetto indovino.