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16 memorie inutili

pezzo della mia Principessa filosofa ch’ella sapeva a memoria, e a dirgli sinceramente il mio pronostico.

Volli appagarlo e fui a visitare quella ninfa. Trovai una giovine magra, di buona figura, ma d’un viso scarnato, d’una fisonomia antipatica e d’un cervello romanzesco. L’ho incoraggita a recitarmi la parte della «principessa filosofa». Durai della fatica ad ascoltarla. Ella mi recitò quella parte con una voce asmatica, con infiniti controsensi, con una monotonia insoffribile, con una pronunzia del nostro vernacolo piú triviale e plebeo e con una bassezza d’esporre stomachevole. Volli darle il tuono vero di recitare, de’ suggerimenti e farla replicare: ella cadde costantemente in tutti i difetti di prima.

Vidi ben tosto che il Sacchi era per fare una pessima scelta. Lo trovai e gli dissi con tutta la ingenuitá che non s’arrischiasse a prendere quella giovine che non aveva dramma di abilitá né di comica disposizione. Gli palesai tutti i difetti insuperabili di quella creatura. Cupido aveva fatto uno de’ soliti suoi colpi faceti sul cuore di quell’ottuagenario. Egli m’addusse mille sciocche ragioni opponenti alla mia riferta e al mio giudizio, prese seco la giovane, partí con lei velocemente, facendo credere ai suoi compagni d’aver fatto un grand’acquisto; e il bello fu che fece ber loro che aveva fatta quella scelta col mio esame e col mio consiglio, per far rispettare la sua debolezza e per tenerli in soggezione. Questo è uno de’ favori tra tanti altri piú fetidi ch’io ricevei dalla gratitudine di quel capocomico.

Colei a cui il Sacchi volle che fossero accordati quattrocento ducati l’anno di stipendio oltre alla spesa d’un equipaggio, ad onta delle mormorazioni della compagnia, non solo rimase nella sua inabilitá, ma essendo di carattere maligno, insidioso, imprudente e superbo, avvedutasi della passione amorosa del vecchio capocomico, lo indusse a innumerabili stramberie, stravaganze, sopraffazioni e ingiustizie. Pose nel corso di pochi anni una tal rivoluzione e dissensione nella compagnia che lunge dal divenire utile a quella, fu anzi uno degli oggetti principali del suo esterminio e infine del scioglimento, come dirò.

Sperai che l’andata della Ricci a Parigi si verificasse da dove