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parte seconda - capitolo xliv 145

azione. Non posso però negare che i ragionamenti e i sospetti su quell’accidente non riaccendessero gli animi de’ possenti nimici del Gratarol ad essergli ancor piú avversi, spezialmente nella circostanza ch’egli chiedeva al senato suffragi per poter passare alla residenza di Napoli dov’era eletto.

Vidi giugnere a Venezia mio fratello Gasparo, non robusto ma in una sanitá sufficiente per poter agire nella sua ispezione; e siccome si diceva pubblicamente che il Gratarol attendeva che un decreto del senato gli concedesse non so quanti migliaia di ducati per corredarsi e per poter andare alla sua residenza di Napoli, e si aggiungeva che avendo egli avuta prima la somma consueta che assegna il Principe per corredarsi ad andare residente a Torino (dove non era andato per delle cause non sue), de’ suoi possenti instancabili nimici si sarebbero opposti nel senato, per delle mire economiche o delle mire politiche che a me non tocca sapere, alla dimanda del Gratarol; volli tentare di giovargli per quanto potessi. Ad onta del mal animo che quel oppresso manteneva ingiustamente verso di me, mi ributtava una insistenza d’oppressione dopo tante indecenti persecuzioni che l’avevano flagellato.

Sapend’io che il detto mio fratello Gasparo era prediletto dalla dama nimicissima del Gratarol e principale cagione del schifo martirio sofferto da quello per la commedia oltre nominata, e sapendo io pure che il medesimo cavaliere marito di quella, gran savio del Consiglio, gran zelante repubblicano e gran opponitore nel senato alla dimanda del Gratarol, guardava con occhio di somma benignitá mio fratello, pregai il detto mio fratello nel modo seguente:

— Caro fratello, se considerate ch’abbia fatto qualche cosa per voi, usate tutto il vostro potere per guarire la dama che vi chiama «padre» dalla nimicizia che troppo pertinacemente alimenta contro al Gratarol. Persuadetela che sará in lei un atto di generositá grande il cambiare la persecuzione in protezione co’ suoi uffizi valevoli sul cuore del cavaliere di lei marito; supplicatela a proteggere la richiesta del Gratarol nel senato per parte vostra e per parte mia. Io non vado in persona,