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98 memorie inutili


Al rispettabile pubblico di Venezia

CARLO GOZZI

     Questo innocente dramma che la grazia
vinse de’ vostri generosi applausi,
veneti liberali, alle preghiere,
replicate preghiere ed efficaci
dell’autor che lo scrisse, or vien sospeso.
     Egli non sa per quali eventi o come,
ne’ caratteri vari e negli attori
di quest’opera semplice, ch’ei trasse
da Tirso de Molina autore ispano
e dell’itale scene al gusto addusse,
scorga alcun falsi aneddoti e persone
viventi, amiche e allo scrittor dilette.
     I maligni discorsi e perniziosi
alla sua penna ingenua ed incapace
d’insidie a nomi rispettati, mosso
l’hanno a pregar che tronco il corso sia
alle Droghe d’amor, ch’ei diè ad esporre
per dar diletto e non per fare offese.
     Grazie cordiali ei rende al suo cortese
pubblico eletto che un tal dramma accolse
coll’onor de’ suoi plausi, e gli promette
d’altri argomenti opre novelle, e giura
che il divertir la patria e il possedere
il cor di questa è l’unico suo scopo.

— Buono, buono — disse il Gratarol rizzandosi con quella impazienza ch’io doveva avere piú di lui; — ma tutto ciò ch’Ella esibisce non è che acqua, acqua ed acqua. Ricuso solennemente i suoi progetti e il suo prologo. Col mio ragionamento convincente le ho provato ch’Ella può e deve impedire domani l’esposizione della sua commedia e sbandirla per sempre.

— Ella s’inganna o finge d’ingannarsi — rispos’io flemmaticamente. — Il suo ragionamento è tardo, fuori di tempo e perciò privo di base.