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parte prima - capitolo ii 35

canizie d’un terzo de’ miei capelli, e che seguirò collo stesso metodo sino al mio uscire da questo mondo presentato dalla mia lente facetissimo agli occhi del mio intelletto.

Vederanno i grand’uomini di vasta e profonda scienza (ch’io non guardo colla mia lente per non cadere in un imperdonabile errore) che, narrando io le picciole fonti della mia educazione, non fo che dipingere con umiltá un pigmeo letterario.

Riguardo alla mia educazione morale, la famiglia in cui nacqui ha sempre coltivata un’augusta immagine della religione, le di cui conseguenze sono fuori dalle penetrazioni della mia lente, e il padre mio, trascurato nell’economia, fu attentissimo a’ doveri verso la religione e al buon esempio delle oneste azioni. Era nimico acerrimo della menzogna, e uscivano dall’animo suo delicato e suscettibile, al suono di una bugia, guanciate d’un suono enorme sul viso de’ suoi pargoletti.

Siccome egli era franco cavallerizzo e appassionato per i cavalli, ci ammaestrava in quell’esercizio e ci voleva vedere ogni giorno a cavallo ne’ tempi della villeggiatura.

Non valeva il nostro timore o il ribrezzo allo sbuffare o arretrosire di qualche puledro non bene ancora avvezzato; conveniva salire la bestia, sofferire qualche vergheggiata in sulle gambe, galeggiare e correre senza riflettere al pericolo de’ stinchi e del collo.

Alcuni cozzoni, che venivano a scorgere de’ viziosi puledri, m’hanno dato de’ ricordi da porre in opra al caso d’un cavallo sfrenato e sboccato; ed ho avuta un’occasione, che narrerò poi, di valermi con frutto d’uno di que’ ricordi, di salvare la vita e di riconoscerla da un cozzone.

Si eseguivano nella nostra casa di villa alcune rappresentazioni sceniche in un teatrino di poco regolare architettura.

Tutta la nostra fratellanza mascolina e femminina aveva della comica disposizione, e in faccia ad un’assemblea spettatrice di villici eravamo tutti eccellenti attori.

Oltre all’opere tragiche e comiche apparate a memoria, non si mancava di rappresentare delle farse giocose di piccolo intreccio, alla sprovveduta.