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parte seconda - capitolo xvii 341

era buon uomo e semplice. Egli piangeva e non poteva riavere il fiato per favellarmi. — Altro comico accidente disgustoso — dissi tra me. — Gli feci coraggio.

Egli mi narrò che il Coralli suo compatriotta, con apparente amicizia e sotto sigillo di secretezza, gli aveva detto di sapere da buona parte che il Sacchi aveva risolto di licenziarlo come inutile, e che però da buon amico e patriotta cordiale lo consigliava a chiedere volontario la sua licenza al Sacchi prima che gli capitasse un affronto che lo screditava; che una tale asserzione, avvalorata da’ giuramenti e dall’apparente affetto amichevole del Coralli, l’aveva spinto a chiedere la sua licenza al Sacchi; che il Sacchi sorpreso gli aveva chiesta la cagione per cui voleva abbandonarlo; ch’egli confessò sinceramente di chiedergli la sua licenza, sapendo giá ch’egli era determinato a licenziarlo; che il Sacchi gli aveva giurato d’esser lontanissimo da tale idea, e che anzi lo aveva caro; che l’aveva costretto a dirgli chi gli aveva piantata quella carota, e che dopo alcune sue renitenze era stato costretto a dirgli che gliela aveva piantata il Coralli; che il Sacchi invasato gli aveva detto: — Andate tosto dal signor conte Gozzi, narrategli questa storia a puntino e raccomandatevi alla sua protezione. Egli conoscerá di qual carattere sia il Coralli.

Il povero Barsanti mi fece pietá. L’esortai ad essere tranquillo, e rassicurai che dal canto mio avrebbe tutto il bene che potessi fargli.

Rimasi con qualche stupore sul raggiro illecito tenuto dal Coralli per far uscire dalla truppa un comico e per rimaner egli, sforzando cosí il Sacchi a trattener lui per la promessa fattami.

Proruppi nelle mie solite risa, riflettendo a’ sistemi d’una comica repubblica di cui mi trovava essere colonnello.

Il Coralli non mi si presentò piú dinanzi per vergogna della sua mina sventata. Dové partire al termine del carnovale, e alla di lui partenza mi scrisse una lettera piena di rimorsi, particolarmente d’aver offeso me col suo strattagemma usato per rimanere nella compagnia.