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222 memorie inutili


Parecchie ottave pulciane piacevoli e ragionate che indirizzai in quegli Atti, parte a’ religiosi dell’uno e dell’altro sesso, parte a’ cavalieri, parte alle dame, parte a’ cittadini, parte alle cittadine, parte a’ mercanti, parte alla plebe, col titolo d’Introduzione agli Atti granelleschi, piene d’urbanitá, di avvertimenti, di riflessi, di pronostici, di raccomandazioni, di preghiere, di ragionevoli esagerazioni a risorgimento e a salvezza della coltura nella eloquenza italiana, ci cattivarono degli animi; e de’ miei sonetti, usciti in que’ fogli di argomentazione trattata laconicamente, convincentemente e burlescamente, ebbero un partito di risibili considerabile, che gli apparava a memoria.

Tutta la cittá era in movimento per quegli Atti. Un gran numero di giovanetti collegiali si davano volontari sotto allo stendardo de’ granelleschi. Le famiglie nobili a’ lor maritaggi, alle loro monacazioni volevano picciole raccolte di poesie semplici, ragionate e purgate uscite dalla nostra accademia, dalle quali era sbandita ogni composizione che odorasse della goffaggine goldoniana e dell’ampollosa frenesia chiarista, e le quali erano, per lo piú, sferzate a’ cattivi poeti.

Potrei porre in queste Memorie non degne di memoria molte testimonianze che sono alla stampa d’illustri scrittori non spregiatrici le mie scherzevoli fatiche di quella stagione; ma io non ho la boria meschina di tanti altri schiccheratori.

Soltanto per una prova ch’io non mentisco giammai, porrò qui un endecasillabo a me diretto dal dottissimo dottore Natale dalle Laste, pubblicato l’anno 1761 in una raccoltina poetica uscita dalla nostra accademia e fatta per la monacazione nel convento detto delle Vergini di Venezia d’una dama Balbi.

Era io lo stimolatore de’ miei confratelli granelleschi perché concorressero a scrivere per quella raccolta. Stimolai anche il predetto maturo rispettabile signor Dalle Laste. Egli m’inviò l’ironico leggiadro endecasillabo seguente, che fu stampato nella raccoltina colla traduzione a fronte del mentovato giovine Giannantonio Deluca accademico granellesco.