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xliv prefazione.

Vicini è il Signor Egerio Porconero del Baretti, titolo che gli stava bene davvero!1

Contro il Goldoni ed il Chiari scesero in campo i Granelleschi; non tutti però avversi al Goldoni o non tutti almeno con accanimento uguale a quello di Carlo Gozzi. Suo fratello Gaspare, ad esempio, se non si può dire che s’astenesse del lutto, certo attestò più volte e pubblicamente la sua stima e la sua ammirazione al Goldoni. Basti ricordare i giudizi di lui sui Rusteghi e sulla Casa Nova nella Gazzetta Veneta e la pubblicazione fatta nella Gazzetta stessa dei famosi versi del Voltaire in onore del Goldoni.2 Di questi entusiasmi di Gaspare pel Goldoni pare anzi che Carlo s’arrovellasse talvolta non poco, sicchè, oltre ai noti versi, nei quali taccia quasi d’infedeltà il fratello:

I Granelleschi in gran pensier mettete;
Chi si lamenta, e vi crede neutrale
E chi sustien che ribellato siete.
            Lo scandal ci ponete;
Il Dottor tira calci, come un mulo,
E la camicia non gli tocca il c...,3

    vi può essere, allusione a Carlo Gozzi, siccome dubita il Cappelli, e basta riflettere alla data per convincersene. Il Vicini allude al Goldoni, non ad altri; non mai al Gozzi in ogni caso, che nel 1754 nè avea scritto nulla pel teatro, nè scopertamente avea ancora assalito il Goldoni.

  1. Frusta letteraria, N. XXIV.
  2. Gasparo Gozzi. Opere. Ediz. cit. Volumi VIII-IX. Gazzetta Veneta N. 5, 45, 86. La Gazzetta inoltre fu sempre avversissima al Chiari.
  3. Carlo Gozzi. Opere. Ediz, 1773. Tom. VIII, pag. 196.