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44 la marfisa bizzarra

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     Non è da dir se Marfisa s’accese
a questa nuova, fosse falsa o vera.
Va predicando per tutto il paese
due gran tristi, Rugger e la mogliera;
e scrive al cavalier com’ella intese
alcun’accuse, e faccia una bandiera
della scritta nuziale, o ad una rocca
un cartoccino, o si netti la bocca.
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     Rugger fu quasi per scoppiar di rabbia.
Don Guottibuossi, prete suo di casa,
fé’tutto acciò Marfisa si riabbia,
ma quella serpe non fu persuasa.
Or qui non so come a narrare io v’abbia
della scrittura che a pezzi è rimasa.
Turpin ha scritto: «Ella fu lacerata
dal longobardo e addietro rimandata».
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     Altri han cercato oscurar la faccenda,
e forse per onor del buon Ruggero
scrivono in altro modo una leggenda,
che a lacerarla egli fosse il primiero.
Comunque fosse, e’ basta che s’intenda
ch’ebbe l’intento Ganellone intero,
e che per questo caso Rugger ebbe
un disonor che dir non si potrebbe.
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     Anche Marfisa non avea vantaggio
ed era screditata nella fama.
L’opre bizzarre e varie ed il coraggio
e il vivere alla moda della dama
venia chiamato in francese linguaggio
ciò che «pazzia» nell’Italia si chiama, -•
e dell’etá non era tanto fresca
da seguir con fortuna la sua tresca.