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Poi disperatamente andava a casa,
e non avendo danar nello scrigno,
va rovistando masserizie e vasa,
argenti e gioie, con il viso arcigno.
Di cuffie e merli fa la cassa rasa
per far dei pegni, ovver con qualche ordigno
va guastando le toppe del fratello,
e soldi invola e gemme e drappi a quello. 20
Infine non istá mai cheta un’ora,
fuor che quando i romanzi suoi novelli
legge con attenzione ed assapora,
ch’era associata alla stampa di quelli;
tal che sempre il cervello piú svapora.
Que’ fatti che leggea le parean belli,
ed era partigiana imbestialita
della nuova dottrina fuor uscita. 21
Or vorrebb’esser stata ballerina,
or cantatrice divenir vorria,
or commediante ed ora contadina,
or zingara e pel mondo fuggir via,
per donar argomento alla dottrina
che fiorire in quel tempo si vedia,
e lasciar la memoria assai famosa
di sé per qualche libro alla franciosa. 22
E con gli amanti, che n’aveva cento,
sopra a’ romanzi va sottilizzando
e discorrendo e lodando il talento
di Marco e di Matteo di quando in quando.
Gli amanti d’essa avevano spavento
e cercan contentarla ragionando,
e sol fra loro facevan schermaglia,
perch’eran molti bracchi ad una quaglia.