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82 | ATTO TERZO |
SCENA XV.
Brigida e detti.
Brigida. Signore, è qui la sua signora sorella col di lei cameriere.
Leonardo. Con permissione, che passino.
Brigida. (Si va, o non si va?) (piano a Qiacinta)
Giacinta. (Si va, si va). (piano a Brigida)
Brigida. (Aveva una paura terribile che non si andasse), (parte)
SCENA XVI.
Vittoria, Paolo, Brigida e detti.
Vittoria. È permesso? (melanconica)
Giacinta. Sì, vita mia, venite.
Vittoria. (Eh vita mia, vita mia!) Come vi sentite, signor Leonardo? (come sopra)
Leonardo. Benissimo, grazie al cielo. Paolino, presto, fate che tutto sia lesto e pronto. Il baule, i cavalli, tutto quel che bisogna. Noi partirem fra poco.
Vittoria. Si parte? (allegra)
Giacinta. Sì, vita mia, si parte. Siete contenta?
Vittoria. Sì, gioia mia, sono contentissima.
Filippo. Ho piacere che fra cognate si amino. (piano a Fulgenzio)
Fulgenzio. Io credo che si amino come il lupo e la pecora. (a Filippo)
Filippo. (Che uomo fantastico!)
Paolo. Sia ringraziato il cielo, che lo vedo rasserenato. (parte)
Vittoria. Via, fratello, andiamo anche noi.
Leonardo. Siete molto impaziente.
Giacinta. Poverina! è smaniosa per andare in campagna.
Vittoria. Sì, poco più, poco meno, come voi all’incirca.