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IL MEDICO OLANDESE 85
So che mi amate, e vedo che tenerezza umana

Caro farà costarvi vedermi andar lontana.
Ciò costerà a me pure fiero dolor di morte,
Ma superarsi è forza, e cedere alla sorte.
Bainer. Ah ingrata! avreste cuore di abbandonar lo zio,
Dopo cotante prove del tenero amor mio?
Sino in Polonia andreste con il consorte allato,
Lasciandomi, crudele, dolente e sconsolato?
Questi è l’amor di figlia, onde l’amor pagate?
Anima sconoscente! oh donne, oh donne ingrate!
Marianna. Oimè! voi mi atterrite. Col vostro labbro istesso,
Non foste voi, signore, che hammi d’amar concesso?
Che vi abbandoni e parta, voi la cagion non siete?
Bainer. No, barbara nipote, di qua non partirete. (parte)

SCENA V.

Madama Marianna sola.

Come a un tratto il destino, misera! cambiò faccia?

Prima la vita mi offre, morte poi mi minaccia.
Peno ancor io lasciando un zio grato, amoroso;
Ma troppo è dolce cambio la compagnia di sposo.
Perchè non maritarmi con altri a lui dappresso,
Pria che dal forestiere fosse il mio spirto oppresso?
Vuol condannarmi a vivere in uno stato amaro?
Ah, il ben ch’egli a me fece, mi costa troppo caro;
Prima bastar poteami il suo paterno amore,
Altre fiamme ora nutro, altro desio nel core.
Non partirete, ei disse? parla sì risoluto?
Che barbaro comando! che barbaro tributo!

SCENA VI.

Carolina e detta.

Carolina. Ah madama, davvero ne ho consolazione!

Marianna. Sì, consolati meco, che ne hai giusta ragione. (ironica)
Carolina. Come! Non siete voi del forastier la sposa?