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che siccome acceso fu fra di loro da occulti principj di somigliante virtù, non vedesi e non si vedrà venir meno. Profitto anch’io di sì ammirabile unione; la benignissima Dama mi onora niente meno della sua Protezione, ed è delle opere mie e del mio nome, gloria, onore e difesa.

Vorrei saperle rendere quelle grazie che so di doverle, ma atto non sono per verun modo a poterlo fare, laonde non farò che ringraziare la sorte di un sì gran benefizio concessomi; la pregherò di serbarmelo; studierò almeno di non demeritarlo per l’avvenire, e con profondissimo ossequio mi rassegno.

Di V. E.



Umiliss. Devotiss. ed Obbligatiss. Serv.
Carlo Goldoni.