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432 ATTO PRIMO

Buonatesta. (È ipocondriaca!) (da sè) Ehi. (chiama Agapito) (È ipocondriaca?) (all'orecchio)

Agapito. (Sì, e il dottor Onesti le ha ordinato una boccia d’acqua pura). (piano a Buonatesta)

Pantalone. Caro sior illustrissimo1, la prego2, la vegna a visitarla, e la veda se la pol arrivar a capir cossa che xe el so mal.

Buonatesta. Se posso arrivare a capirlo? Venite qua, e stupite. Mi avete detto: ora ride, ora piange, non mangia e si distrugge. A me. Qualche volta le verranno delle mancanze di respiro.

Pantalone. È vero.

Buonatesta. Le tremeranno le gambe.

Pantalone. Certo.

Buonatesta. Le parrà di cadere.

Pantalone. È verissimo.

Buonatesta. La notte non potrà dormire.

Pantalone. No la serra mai occhio.

Buonatesta. Niente la divertirà.

Pantalone. Gnente affatto.

Buonatesta. Le verrà voglia d’una cosa, e poi non la vorrà più.

Pantalone. Vero, vero; sior illustrissimo, la sa tutto senza véderla.

Buonatesta. Ah? lo conosco io il suo male?

Pantalone. La lo cognosse senza vederla.

Buonatesta. Sì, senza vederla, sulle vostre relazioni. Lasciate poi che la veda, e vi farò stupire.

Pantalone. Oh che omo! Oh che gran virtuoso! El cielo me l’ha mandà. Sior Agapito. (s’accosta) Oh che omo! Ve son tanto obbligà.

Agapito. Ah, vi piace?

Pantalone. El m’ha fatto un consulto in piè, in piè, senza veder l’ammalada. (all’orecchio)

Agapito. (Gli avete dato nulla?)

  1. Zatta: lustrissimo.
  2. Pap.: la prego per carità.