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424 ATTO PRIMO

Agapito. Signor dottore. (più forte)

Tarquinio. Non sapete che è sordo? Dite forte. (a Merlino)

Merlino. Che cosa volete? (forte)

Agapito. Sentite questa bella novità. L’imperator della China sposerà la figlia del re del Mogol.

Merlino. Non me n’importa un fico.

Agapito. Ah?

Merlino. Non m’importa.

Agapito. Che?

Merlino. (Oh sordo maladetto!) Vi dico che non ci penso. (forte)

Agapito. Ho inteso, ho inteso. Siete di buon gusto. (È un dottor ignorante, che non sa niente; non sa nemmeno scrivere le ricette). (da sè)

SCENA II.

Fabrizio e detti.

Fabrizio. Signore.

Agapito. Che domandate?

Fabrizio. È ella il padrone?

Agapito. Come?

Fabrizio. Il padrone chi è?

Agapito. Io. Che cosa volete?

Fabrizio. Mi manda l’illustrissimo signor marchese Asdrubale, mio padrone.

Agapito. Chi?

Fabrizio. Il signor marchese Asdrubale. (forte)

Agapito. Oh, l’illustrissimo signor Marchese... Son qui, son qui; che cosa comanda? (s’alza)

Fabrizio. La prega di mandargli un medico.

Agapito. Che? Un medico? Dite un poco più forte.

Fabrizio. Si signore, la prega di mandargli un medico.

Agapito. Chi ha male? Il signor Marchese?

Fabrizio. Signor no; un suo garzone di stalla.

Agapito. Stalla? Avete detto stalla?