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e s’era guastata con lui, e l’avea rimandato dal servizio.
A queste parole, Werther balzò d’un salto in piedi. «Possibile? — gridò egli: — bisogna ch’io vada a vedere all’istante: non posso più starmene in pace.» — Corse a Wahlheim: ogni reminiscenza gli tornò viva al pensiero: non dubitò più oltre che l’uccisore non fosse quell’uomo stesso con cui avea più volte parlato, e che s’era cattivato l’animo suo.
Passando pei tigli, onde arrivare alla taverna, dove avevano deposto il cadavere, fu quasi atterrito di trovarsi in quel luogo, che pur gli era stato un giorno sì caro! La soglia dell’osteria, sulla quale i ragazzi del vicinato s’erano sì spesso baloccati, era bruttata di sangue. L’amore e la fedeltà, i