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Filosofia zoologica 79

Nello stesso modo in cui nel feto l’osso occipitale si compone di parecchie parti, la disposizione delle quali ci dà ragione della forma dell’osso quando è arrivato allo stato perfetto; così parimente l’osservazione delle suddivisioni ossee che si trovano in parecchi animali, ci dà ragione delle forme, sovente bizzarre, difficili da comprendere, e impossibili da descrivere, che si trovano nell’uomo e in altri animali. Ma v’ha di più; noi discenderemo sovente fino ai rettili, ai pesci, anche ai molluschi, per spiegare l’organizzazione complicatissima dei mammiferi, e trovare delle soluzioni ai nostri dubbi. La mascella inferiore ci darà una prova evidentissima di questa verità.

C. differenze nei confini.

Havvi un’altra circostanza abbastanza rara la quale può aggiungere delle difficoltà alla ricerca e alla determinazione delle ossa; invero, qualche volta i loro confini non sono gli stessi, e sembrano avere delle connessioni con degli ossi che ordinariamente non hanno alcun rapporto con essi. Così, nel genere dei gatti, l’apofisi laterale dell’osso intermascellare va ad articolarsi coll’osso coronale, e separa compiutamente la mascella superiore dall’osso nasale; nel bue, il mascellare superiore è separato dall’osso nasale per via dell’osso lacrimale, nella scimmia i parietali si saldano collo sfenoide e scostano il coronale dai temporali.

Questi casi verranno esaminati da noi particolareggiatamente, perchè essi possono essere soltanto apparenti, come faremo vedere nella descrizione degli ossi in particolare.