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Filosofia zoologica 69

confusione nella osteologia comparata. Coiter, Duverney Daubenton e altri, sovente scambiarono un organo per un altro; è questo un errore che non si può scansare in qualsiasi scienza, ed è perdonabilissimo in questa.

Si erano radicate delle idee molto ristrette; non si voleva che l’uomo avesse un osso intermascellare superiore, e ciò per avere un carattere differenziale di più fra l’uomo e la scimmia. Non s’accorgevano che il negare in un modo indiretto l’esistenza di un tipo, era un discendere da quel punto di vista elevato dove era d’uopo collocarsi. Per un certo tempo si volle pure ritenere che la zanna dell’elefante sia impiantata nell’osso intermascellare, mentre spetta sempre al mascellare superiore. Un osservatore attento riconoscerà benissimo che una laminetta la quale si stacca dall’osso mascellare circonda questo enorme canino, e che tutto è disposto secondo la regola invariabile stabilita dalla natura.

Abbiamo detto che l’uomo non poteva essere il tipo dello animale, nè l’animale quello dell’uomo; si tratta pertanto di costrurre quest’intermediario che noi vogliamo stabilire fra essi e di motivare a poco a poco la nostra maniera di procedere.

Bisogna dapprima ricercare e notare tutte le ossa che ci si possono offerire; noi ci perverremo esaminando le specie di animali le più diverse, primieramente nello stato di feto, poi nei loro sviluppi successivi.

Consideriamo il quadrupede come ci si presenta, colla testa allo avanti; incominciamo a costrurre il cranio, poi le altre parti. A mano a mano noi verremo esponendo i motivi, le considerazioni, le osservazioni che ci servirono di guida; oppure lascieremo che la sagacia del lettore li indovini, per svolgerli poi più tardi. Procediamo adunque immediatamente a stabilire il tipo in generale.