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Notizie di Corte: Tedeschi per le vie 197

gli dava la preziosa notizia che i suoi cani «agli esperimenti di caccia in Gorizia» avevano superato i bracchi dell’imperatore di Russia. Nelle altre, che una volta rotto il ghiaccio, continuò a mandare, si fingeva intimorito dalle minacele delle tre monarchie alleate, le quali, secondo lui, e sarà stato anche vero, lo trattavano come un sottoposto.

Poco dipoi si cominciarono a vedere in Firenze i primi capitoli di quella tale costituzione che il re delle Due Sicilie era andato a farsi dare a Vienna. E questi primi capitoli sotto forma di 3000 soldati austriaci che eran diretti a Napoli precedendo un corpo dì oltre 45,000 uomini, arrivarono nel pomeriggio del 12 febbraio 1821. Tutta la gente era accorsa a veder quelle truppe che quando discorrevano pareva che leticassero, perchè nessuno intendeva nulla; e sembrava impossibile che parlando quella lingua dovessero intendersi fra di loro. Il popolo fiorentino ha sempre delle uscite curiose!

I ragazzi, al solito, andavano avanti, a passo; ma con le gambe corte non potendo farlo lungo quanto i soldati, si sentivano spesso arrivare qualche incitamento con un di que’ piedi che parevan gastighi, ed allora eran risate da non credersi. E quei soldati che sembravan di legno, duri, intirizziti, co’ bafiì lunghi insegati, il naso a can mastino, si voltavano verso la gente, guardandola con certi occhi chiari di gatto, in aria di minaccia.

Siccome era di carnevale, così anche quel passaggio di truppe diventò un divertimento dì più. Ma il Magistrato, in considerazione appunto di tale circostanza, per evitare possìbili sconcerti che avrebbero potuto nascere dal battere ì tamburi dì giorno, permesso in tempo del carnevale, e volendo per quanto dipendeva dal Magistrato stesso prevenire tali sconcerti, deliberò di incaricare il Gonfaloniere di scrivere opportunamente al Presidente del Buon Governo «perchè si compiaccia qualora lo riconosca utile e proficuo alla Polizia, dare gli ordini necessari per la cessazione di questo uso, specialmente nel tempo che saranno alloggiate in questa città le truppe estere.»