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Già fra le rotte tenebre
Penetra un raggio e splende,
99I volti si conoscono,
Lo sguardo si comprende:
Nostre non son le fertili
102Campagne, e nostro questo ciel non è?
Appiè dell’Alpi battono
Polsi di vita ardenti,
105Sorgon concordi, indomiti
Voleri ed alte menti;
Come dell’armi il fremito
108Suoni il vero giocondo al cuor del Re.
Non affrettiam precipiti
Il giorno glorïoso;
111Quel giorno e nella provvida
Mente di Dio nascoso;
Allor che la sua vindice
114Destra folgoreggiando accennerà,