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Itali sono, ed italo
È il Condottier dei forti;
45Un giogo iniquo a frangere
Si sfidan mille morti,
Ogni terreno è patria,
48Nessun popolo a noi vive stranier.
Chi ne’ tuoi chiusi oracoli
Può penetrar, gran Dio?
51Tu dei più eletti spiriti
Vedovi il suol natìo;
Tu lasci qui nell’ozio
54Tanta gagliarda gioventù morir;
E va Gioberti, vindice
Dell’italo pensiero,
57Ad erger su gli elvetici
Dirupi un trono al Vero;
È Garibaldi un fulmine
60Che fa l’americane acque stupir.