Per le piazze, su le navi,
Giù pei vicoli sassosi,
Vostri sono i carchi gravi,
Vostri i salti perigliosi. 15Ferve ancor nei vostri petti,
O robusti giovanetti,
Di Balilla il sangue e il core,
E l’indocile pensier;
Della patria immenso amore, 20Odio immenso allo stranier.
Questo nome a voi non sia
Più rampogna o disonore;
Atterrato il fier Golia
Re divenne un vil pastore. 25Sul terribile mortaio
Ei col lacero suo saio,
Di straniero sangue infetto,
Grande al par d’un Doge uscì;
E fu grande e benedetto 30Il suo nome da quel dì.