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Del Gemelli. 323

savano dall’una all’altra parte: onde stando tutti in pericolo di perderci, non s’udivano, che singhiozzi, e lamenti, o pure Rosarj, e Litanie. Si portò in processione là Statua della Vergine del Rosario per la coperta; ed indi a non molto cominciò ad acchetarsi il Mare, e noi a vederci fuori dell’evidente pericolo, in che stavamo, per la sua intercessione. Al patimento della vigilia, s’aggiunse l’inedia; perche i cuochi non aveano agio d’apparecchiare.

La Domenica 4., benche alquanto più mite il vento, non cessò però di esser contrario; onde si navigò colla prora verso Mezzo giorno, dopo essersi osservati 40. gr. e 5. m. d’altezza polare. Si erano divisi, per la tempesta, tutti i vascelli; onde per attendergli, e per non perdere più altezza, stemmo fermi. La pioggia della seguente notte fece cessare il vento Scirocco-levante, che ci avea mal menati per 15. giorni; nulla dimeno, benche spirasse un Libeccio favorevole, non facemmo vela, che il Lunedi 5. per la cagion suddetta de’ vascelli smarriti. Scopertine poscia cinque, alzammo il Mastellero, e ponemmo la prora a Levante. Fattici da presso, sapemmo, che s’era perduto un


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