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Del Gemelli. 317

e con lancia fatta di bambù, colla quale destramente trafiggono qualunque picciolo pesce. S’accostarono alcuni di essi al nostro vascello, colle loro donne, e figliuoli, entro le notanti case, per aver vasi, ferro, coltelli, tabacco, ed altre bagattelle, per prezzo di tanto pesce; non essendo da essi le monete conosciute. Dall’altro canto non si contenterebono d’avere in iscambio nè anche cento pezze da otto, tanto sono diffidenti, traditori, e forfanti; anzi per ogni leggiera causa cacciano in corpo di chi si sia la lancia, e’ piccioli coltelli, detti Crisi, che portano al fianco. Sono eglino sudditi del Re di Giohor, il quale per ciò, tiene la dogana del pesce nel mezzo del Canale. Quivi da presso noi demmo sondo, a cagion della calma, che sopravvenne.

Il Mercordì 13. uscimmo dallo stretto, lasciando a sinistra dieci case coperte di stuoje, sopra palificate di legno: e continuando lungo la corta di Giohor (dove dissi, ch’è l’altra bocca del Canale, di tal nome) divenne contrario il vento; sicchè fu di mestieri dar fondo presso così barbaro paese.

Il Regno di Giohor, o Ihor, come dissi, abbonda di pepe, rame bianca, detta


da’