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ne) è famosa per le sue ottime tele dipinte, e bianche, come anche per lo giengiovo; nè truova miglior vendita delle sue cose, che in Suratte 10. miglia a se vicina. Il suo porto è il fiume, che 15. miglia più sotto rende le sue acque al Mare, dal quale entrano picciole barche, col favor della corrente.

Tralascio a bello studio di far minuto racconto de’ tanti paesi, che come fiumi al Mare, conducono in Suratte ogni loro avere, per lo buono spaccio, che vi truovano; essendo ciò ben noto a gli Europei. Molto maggiore però sarebbe il concorso delle nazioni, se il suo porto fusse migliore; e i vascelli entrati sei miglia dentro il fiume, non fussero obbligati rimanersi in Sualì 10. miglia lontano dalla Città; donde le picciole barche portano, e riportano le mercanzie.

Il Lunedì 17. essendo andato alla Chiesa de’ Padri Cappuccini, la trovai ben ornata; e molto comoda la Casa, che quei buoni Religiosi si han fabbricata all’uso d’Europa.

Fui il Martedì 18. a vedere l’Albero de’ Gentili (da noi detti Baniani) sotto al quale essi tengono le Pagodi de’ loro Idoli, e s’uniscono a far le loro cerimo-


nie.