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e quattro altri, ch’andavano alla Costa. I PP. Gesuiti, siccome erano stati i primi a scendere, così vollero essere gli ultimi quel giorno, ad imbarcarsi di nuovo. Continuò l’istesso buon vento il Sabato 21. e tuta la seguente Domenica 22.

Il Lunedì 13. per mezzo della Valestriglia, presa da’ piloti l’elevazione di Polo, ci trovammo all’altezza di Coccin. Avevamo giorno, e notte piogge grandi, con vento impetuoso; però non duravano più d’una ora. Le chiamano Sammatre dall’Isola di tal nome. Continuando il Martedì 24. a gir colla prora a Mezzo dì, ci trovammo, giusta il parer de’ Piloti, all’altezza del capo di Comorin: ch’è simile al capo di Buona speranza. Egli si è da sapere, che quivi s’osserva una gran stravaganza della natura; cioè che nello stesso tempo che lungo la Costa, che riguarda Goa, e in Goa stessa è Inverno; nella Costa contraria, sino al Regno di Golconda, è State; e così si passa dall’Inverno all’Estate in poche ore: ciò che sperimentano tutto dì i naturali di Madurè, Tiar, Tangiaur, Ginge, Madrastapatan, i popoli de’ Naichi, ed altri Principi Gentili.


Il