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Del Gemelli. 271

con poco onore, fece ritorno nelle sue Terre. Tornò poscia di nuovo ad investir la Fortezza di Golconda; ma pure difendendosi coraggiosamente gli assediati; e nell’aperta campagna facendo argine all’esercito d’Oranzevo un corpo di 70. mila cavalli, ed ugual numero di pedoni; si stimò dall’una, e l’altra parte convenevole fare una pace, con quella condizione: che Mahumud figlio d’Oranzevo avesse per moglie la figliuola del Re Golconda, col Regno in dote, dopo la di lui morte.

Terminata che fu la guerra d’Akbar, col pretesto del passo dato al Savagì, con poderoso esercito, fu da Oranzevo mandato Scialam, ad attaccar di nuovo Golconda: ma questi parte parendogli difficile l’acquisto; parte per le promesse fattegli da Tanascià, di dargli in moglie la figliuola, e di ajutarlo ad occupare il paterno Trono; tanto fece, ch’ebbe il consentimento dal Padre di stabilir la pace: nè per molti comandi, che questi poscia gli facesse, volle ritornare all’assedio; ma buttandogli la scimitarra a’ piedi, disse: ch’era Musulman, e non poteva mancare alla data parola di pace.

Ricusando adunque Scialam, andò


Oran-